Con l’approssimarsi della scadenza della seconda rata dell’IMU per il prossimo 17 dicembre pubblichiamo alcune risposte a domande frequenti che ci vengono rivolte dai clienti in merito alle modalità di calcolo, versamento, detrazioni, e via dicendo…
Come si applica la detrazione per i figli? E’ necessaria una dichiarazione apposita?
Per il riconoscimento della detrazione per i figli a carico non occorre presentare alcuna dichiarazione Imu. Può essere riconosciuta esclusivamente per i figli domiciliati e residenti nell’immobile per il quale si usufruisce dell’aliquota agevolata e delle detrazioni, in quanto considerato abitazione principale, nella misura di 50 euro per figlio.
In caso di acquisto di un immobile nel corso dell’anno 2012, deve essere presentata un’apposita dichiarazione IMU al Comune?
No. Non è necessario presentare alcuna dichiarazione Imu, perché l’atto transita nell’apposito circuito del “Modello Unico Imformatico”, cioè la modalità di registrazione e trascrizione telematica degli atti notarili, che adempie anche all’obbligo di dichiarazione ai fini IMU.
E’ dovuta la dichiarazione Imu in caso di acquisto di un immobile per eredità, a seguito del decesso dell’unico genitore avvenuto nel corso del 2012? Se si, con quale scadenza?
No, l’obbligo di presentare la dichiarazione Imu sussiste solo quando un soggetto intende fare valere l’applicazione di eventuali agevolazioni, in assenza delle quali è sufficiente la presentazione della dichiarazione di successione.
Se si ha una casa di proprietà in un dato Comune, ma per motivi di lavoro si ha la residenza in un altro Comune, come va pagata l’Imu sulla prima casa?
Quando la residenza e il domicilio non coincidono, non è possibile beneficiare del trattamento di Imu previsto per l’abitazione principale (aliquota ridotta e detrazioni). In questo caso, quindi, entrambi gli immobili scontano l’aliquota ordinaria.
In caso di comproprietà della prima casa tra marito e moglie, qualora a giugno il marito abbia pagato tutta l’IMU dovuta soltanto a nome suo, a dicembre può pagare solo la moglie tutto il saldo, mettendosi così “in pari”?
No, l’importo deve essere necessariamente pagato metà ciascuno, perché ai fini Imu non è possibile applicare la norma agevolativa, prevista ai fini Ici, per cui il pagamento si considerava comunque effettuato quando vi provvedeva, per tutti, anche uno solo dei comproprietari. Per sanare la situazione occorre che entrambi versino individualmente la quota dovuta. La moglie potrà ricorrere al ravvedimento operoso, sul mancato pagamento dell’acconto, prima che la richiesta sia avanzata dal comune.
Per un fabbricato rurale (categoria D/10) che è stato iscritto nel catasto fabbricati nello scorso mese di luglio – e in precedenza iscritto al catasto terreni – doveva essere presentata la dichiarazione entro il 30 novembre, oppure il termine slitta comunque al 4 febbraio?
Le istruzioni alla dichiarazione Imu chiariscono che per i fabbricati rurali iscritti al catasto entro il 30 novembre la dichiarazione non deve essere presentata in quanto il Comune può verificare l’accatastamento mediante l’accesso alle banche dati catastali.
A seguito di modifiche interne nell’appartamento, è stata presentata la denuncia di variazione catastale tramite la procedura DOCFA. L’Agenzia del Territorio ha notificato una nuova rendita catastale: ai fini IMU è necessario presentare la dichiarazione al Comune?
No, in quanto tutte le variazioni soggettive e oggettive sono riportate negli atti catastali che, come tali, sono immediatamente consultabili dai comuni. Le denunce catastali tramite DOCFA sono rese disponibili agli enti locali sul sito dell’Agenzia del Territorio (“Portale per i comuni”). Quindi la dichiarazione IMU non va presentata.